L’acrilammide aumenta il rischio di tumore ed è presente in patatine fritte, pane, caffè.
Le cose da fare per ridurre al minimo le quantità.
L’acrilammide è un composto chimico che si forma in genere negli alimenti amidacei durante la cottura ad alta temperatura (frittura, cottura al forno e alla griglia). Si forma a partire da alcuni zuccheri e da un aminoacido, entrambi naturalmente presenti negli alimenti.
La reazione chimica che ne è la causa è nota come reazione di Maillard, la stessa reazione chimica che crea la “doratura” dei cibi, rendendoli più gustosi.
La presenza di acrilammide è stata rilevata in prodotti quali patatine, patatine fritte a bastoncino, pane, biscotti e caffè. La sua prima scoperta negli alimenti risale all’aprile 2002, ma è probabile che sia sempre stata presente nei cibi.
Gli operatori del settore alimentare sono tenuti a ridurre la presenza di acrilammide, intervenendo anche nelle fasi di trasformazione degli alimenti. Per verificare l’efficacia delle misure prese, gli stessi operatori devono ricorrere a campionatura e analisi, tenendo un registro delle misure di attenuazione.